[CASS., SS.UU., N. 23031/2007] Valore giuridico non vincolante delle circolari dell’Agenzia dell’Entrate

La circolare con la quale l’Agenzia delle Entrate interpreta una norma tributaria [...] esprime esclusivamente un parere dell’Amministrazione, che, in quanto atto meramente interno, non ha alcuna efficacia vincolante esterna per il contribuente, né è impugnabile innanzi al giudice amministrativo, non essendo un atto generale di imposizione, o al giudice tributario, non essendo atto di esercizio di potestà impositiva“.
Le Sezioni Unite della Cassazione (sentenza 2 novembre 2007 n. 23031) affermano l’estraneità delle circolari ministeriali tra le fonti normative del nostro ordinamento: esse costituiscono solo l’interpretazione ‘ufficiale’ data dalla P.A. ad una determinata norma, e come tale assolutamente prive di efficacia vincolante, sia per i cittadini contribuenti, sia per i giudici tributari.
Invero, la sentenza che si segnala ribadisce un’interpretazione già data dalla giurisprudenza di legittimità negli ultimi vent’anni (per alcuni precedenti, vedi su www.civile.it), nonché dalla recentissima C. Cost., 6 luglio 2007, n. 255, salvo che per un punto: per la prima volta, infatti, si dice a chiare lettere che la circolare non vincola neppure l’Amministrazione emanante, né tanto meno gli uffici gerarchicamente subordinati.

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  1. Con l’ordinanza 12 marzo 2012, n. 3907 la Corte di Cassazione ha fatto un piccolo passo indietro nell’escludere la vincolatività delle circolari e dei documenti di prassi dell’Agenzia delle Entrate, ed ha affermato che essi sono vincolanti per i concessionari della riscossione (Equitalia).
    Tuttavia, ciò non significa che le circolari ministeriali et similia siano fonti del diritto vere e proprie, ma soltanto che – alla stregua di istruzioni e linee guida – esse costituiscono criteri direttivi che gli uffici preposti sono tenuti deontologicamente a rispettare.
    In questo senso, allora, può condividersi l’assunto della Cassazione, contro l’apertura concessa dalla precedente Cass., SS.UU., n. 23031/2007, sopra segnalata.

  2. La sentenza della Cass., 21 marzo 2014, n. 6699 aderisce al principio di diritto enunciato dalle succitate Sez. Un. n. 23031/2007, affermando – per l’appunto – che la circolare dell’Agenzia delle Entrate interpretativa di una norma tributaria, anche ove contenga una direttiva agli uffici gerarchicamente subordinati, esprime esclusivamente un parere, non vincolante né per il contribuente né per gli uffici.

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