[TRIB. ORISTANO, 13 MARZO 2015] Niente prelazione agraria anche in caso di donazione “indiretta”

Con decisione veramente sobria e lineare, il Trib. Oristano, 13 marzo 2015 (testo on demand) ha escluso la sussistenza della prelazione agraria a favore del coltivatore diretto confinante col fondo oggetto di trasferimento, ai sensi dell’art. 7, comma 2, n. 2, della Legge 14 agosto 1971, n. 817, allorché tale trasferimento venga effettuato mediante una “vendita … a prezzo di favore”, e dunque integri un c.d. negotium mixtum cum donatione, il quale – come è noto – appartiene alla categoria delle donazioni “indirette”.
Il giudice fonda tale conclusione sul dato letterale dell’art. 8, comma 1, della Legge 26 maggio 1965, n. 590 (cui rinvia il predetto art. 7, comma 2, n. 2, Legge n. 817/1971), il quale attribuisce il diritto di prelazione agraria in caso di trasferimento effettuato “a titolo oneroso”, escludendolo pertanto nei casi di trasferimento a titolo gratuito.
Invero, alla medesima conclusione la dottrina dominante era già giunta sulla base dell’ulteriore dato letterale della norma citata, ovverosia su quella “parità di condizioni” che deve sussistere relativamente al trasferimento del fondo rustico a favore di un soggetto piuttosto che a un altro e che, per tal motivo, non può ontologicamente sussistere in caso di atto di liberalità, sebbene la stessa sia effettuata in modo indiretto (cioè mediante uno strumento diverso dal contratto tipico di donazione di cui all’art. 769 c.c., ma che viene piegato alla medesima causa donandi di arricchire l’avente causa).
Unica nota stonata (se proprio se ne vuole trovare una!) è la decisione del giudice di compensare integralmente le spese tra le parti in ragione della “complessità delle questioni giuridiche trattate”: al contrario, la questione “giuridica” dell’operatività o meno della prelazione agraria anche alle donazioni indirette appare di comune semplicità, stante la sussistenza di dottrina e giurisprudenza pressoché pacifiche sul punto, essendo semmai complessa la questione “fattuale” relativa all’accertamento della natura donativa di un atto diverso dal contratto di donazione.

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