PAUSA OFF-TOPIC: QUANDO “IL DIVIETO DI DISCRIMINAZIONE…” DIVENTA DISCRIMINATORIO… E SI PREFERISCE LEGGERE ALTRO.

Succede quando, specie all’indomani del “family day”, si legge in materia di disciplina anti-discriminatoria che “sovente si tratterà di differenze « ascritte » e non modificabili, come la razza e l’origine etnica …; il colore, l’ascendenza o l’origine nazionale …; la disabilità; l’età. Ma le più recenti formulazioni normative si dischiudono frequentemente alle differenze « scelte », quali la religione …; le convinzioni personali e l’orientamento sessuale” (di G. Carapezza Figlia, professore associato presso la “Libera Università Maria Santissima Assunta” (LUMSA), università non statale italiana di ispirazione cattolica, in Il divieto di discriminazione quale limite all’autonomia contrattuale, in Riv. dir. civ., 6, 2015, p. 1394, sottolineatura aggiunta).

Preferisco quindi segnalare il romanzo di C. Augias, Le ultime 18 ore di Gesù, ed. Einaudi, 2015, che ci ricorda utilmente quanto poco sappiamo.

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