[CASS. N. 11416/2019] Cessazione della convivenza more uxorio e IMU

Precedente assoluto nella giurisprudenza di legittimità, con Cass., 30 aprile 2019, n. 11416, secondo cui “in tema di IMU, il convivente more uxorio, al quale a seguito della cessazione del rapporto viene assegnato l’immobile adibito a casa familiare di proprietà dell’altro convivente, è soggetto passivo di imposta ex art. 4, comma 12-quinquies, d.l. n. 16 del 2012, conv. dalla legge n. 44 del 2012, che, non disciplinando un’ipotesi di agevolazione o di esenzione, può essere interpretato estensivamente includendo nel relativo ambito di applicazione, per eadem ratio, anche i rapporti di convivenza” (Fonte: Studium Iuris, 12, 2019, p. 1491).

Conclusione che si ritiene più che condivisibile e che comunque, oggi, è stata recepita dal Legislatore in sede di introduzione e disciplina della nuova IMU, ai sensi dell’art. 1, commi da 738 a 783, della Legge 27 dicembre 2019, n. 160 (c.d. Legge di Bilancio 2020), e in particolare dal comma 743 che testualmente prevede quale soggetto passivo dell’imposta “il genitore assegnatario della casa familiare a seguito di provvedimento del giudice che costituisce altresì il diritto di abitazione in capo al genitore affidatario dei figli”, senza più, dunque, alcuna limitazione letterale al “coniuge” contenuta nella normativa previgente.

Lascia un Commento